- chilometri e chilometri di spiagge simil-caraibiche che a guardare verso l’orizzonte sembra di stare a Santo Domingo ma se ci si gira verso la terra si vedono migliaia di ombrelloni colorati con sotto altre migliaia di persone appanzall’aria.
- la signora Lucia vicina di ombrellone che alle trediciezerocinque esatte tira fuori dalla borsa frigo nell’ordine: LA PEPERONATA, GLI SPAGHETTI AL SUGO, LE MELANZANE ALLA PARMIGIANA E LA MACEDONIA DI FRUTTA che il bambino Paolino (undicenne di 820 chili) trangugia puntualmente con la massima nonchalance.
- palline proiettile provenienti dal tizio che gioca a racchettoni sulla battigia a 2 metri da te ma che, siccome è una schiappa, le manca tutte; risultato: ho il corpo pieno di lividini tondi che mi danno un simpatico aspetto di “zebra a pois”.
- una fila per il caffè di decine di assatanati che si affollano inferociti nei pressi dell’unico bar della spiaggia di turno.
- un’altra simpatica fila per il parcheggio che, datosi che noi ce la prendiamo comoda ovvero ci presentiamo in spiaggia non prima delle 13:00 (emmica ci possiamo perdere le guest stars “Paolino e signora Lucia” in azione!), puntualmente troviamo a circa 2 km dalla spiaggia. Risultato: arriviamo vicino alla riva con un kiwi in bocca e le narici felpate.
Onestamente, se non fosse per il fatto che la spettacolarità del paesaggio mi ha con forza suggerito di tornarci in un calmo mese di giugno o settembre,
…direi proprio che ci sono delle dinamiche sociali che mi sfuggono.
ps: bentrovati a tuttiiii!! A voi come sono andate le vacanze?
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