giovedì 16 aprile 2009

E la storia inizia qui…

Sproloquiato da eppifemili alle 12:52
E la storia inizia qui. Nei giorni prima del nostro matrimonio al quale in pratica non è stato invitato nessuno. Che quindi poi in teoria, cosa lo facciamo a fare? E tutti a dire: ma chi te lo fa fare (cioè quelli che si sono già sposati). Finora ti eri salvata! E io che dentro di me penso: ma a voi chi ve l’ha fatto fare allora? E tutti sempre a dire: ma dove andate per il viaggio di nozze. E io: ma… non sappiamo ancora; credo che lo faremo più in là. E altri a dire: ma come sarà il vestito. E io: …bla, bla, bla. Capisco “quelli che gli viene il panico il giorno prima” ! Con tutte le micro domandine ansiogene modello goccia cinese, che tutto il mondo intorno, girando vorticosamente, ti pone…meno male che noi abbiamo fatto un passetto indietro. E ci siamo trovati fuori dal vortice. E lo abbiamo guardato girare divertiti. Ah! Ah! EPISODIO TIPO: l’altro giorno siamo andati a prenotare un posto per mangiare dopo il grande evento, dove in pompa magna ci dirigeremo con fare carovanesco, noi davanti e tutto il micro-cucuzzaro in linea a seguire…non è così che si fa di solito? Comincia la signora: “c’è la scelta fra 750 primi fra cui dovete sceglierne 2; 333 secondi fra i quali ne prediligerete uno. I dolci li preferite a buffet oppure al tavolo? le sedie con il vestitino o senza?”. Io pallida, guardo Homo Sapiens con occhio pallato. Lui, fingendo un atteggiamento scaltro e consapevole, sprizza sicurezza da ogni capillare dell’occhio iniettato di sangue per aver dormito due ore. Fa il vago. Lo so che fa il vago. L’ho beccato. Io titubo intimidita e sotterrata da quella valanga di punti interrogativi che mai avranno una risposta (almeno non una risposta consapevole). Guardo la signora che mi siede davanti con fare rassicurante. Un pò la compatisco perchè so che non avrà da noi le risposte che si aspetta. La guardo: le sue unghie hanno una french da fare invidia alla Clerici. Chissà se è la moglie del proprietario che ha scalato le classi sociali, ponendosi prorompentemente al top della gerarchia del Casale Santa Costanza. Ha l’aria così rassicurante. “E la torta, la volete rotonda o quadrata, a millefoglie o crostata di frutta?” Magari è diventata mamma giovane, realizzando il sogno di tutta la famiglia…e poi… Mentre ero immersa in queste mie fantasie visionarie, sento una voce che dall’altro mondo parallelo in cui mi ero per un attimo assentata, mi catapulta nuovamente nello spazio-tempo matrimoniale: “Sicuramente come primo voglio le tagliatelle al sugo di cinghiale” – pausa di orrore e gelo – “Ma, le suggerisco però una pasta corta, più adatta alla cerimonia, sa, per via dei vestiti che possono macchiarsi” E Homo, di tutta risposta: ” Ma siccome il matrimonio è mio, io li faccio macchiare e gli faccio mangiare le tagliatelle!” Lei abbozza una risatina pensando di avere a che fare con due amebe extraterrestri, anche un pò stupide, a dirla tutta. Insomma per farla breve, siamo usciti da lì con una maggiore consapevolezza della nostra cronica impossibilità di confrontarci con alcune realtà convenzionali, un pò basiti e soprattutto con un atroce dilemma: le sedie, loro, avranno i vestitini oppure no?

2 commenti on "E la storia inizia qui…"

Gufiantigufate on 6 settembre 2009 alle ore 17:19 ha detto...

Ciao, è la prima volta che leggo il tuo blog, e come spesso faccio ho incominciato a "leggerti dal principio".
Complimenti per la risposta per le tagliatelle e per il blog ;-)
Un saluto

eppifemili on 6 settembre 2009 alle ore 19:14 ha detto...

@Bugigattolo:
Beh! Ti ringrazio allora!
Forse avrai capito che questo blog è nato altrove e solo recentemente si è trasferito in questa nuova "casa" rosa.
Purtroppo i commenti dei lettori non li ho potuti portare con me. Ma spero che recupereremo con i nuovi!! Buona lettura e presto!

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