martedì 9 giugno 2009

Le amiche.

Sproloquiato da eppifemili alle 15:16


















Ognuno di noi ha gli amici che si merita.

Questo è vero.

E io ho S.

S. è quello che c’è di più simile a una bambina con un corpo di una pornostar.

Essere ingenuo e di meravigliosa fattezza che desta gli interessi di tutti gli uomini che abbiano ancora un alito di vita in corpo, ma che non ha ancora trovato, nonostante annosi sforzi, l’anima gemella.

Questo suo status di single perenne ne fa una divoratrice di eventi mondani. Quando c’è qualcosa nell’aria nel raggio di 10 chilometri quadrati stai pur certo che lei (proprio come eppidog con la sua palletta molliccia e tumefatta) non solo ne è a conoscenza, ma sa anche già chi ci sarà e chi non ci sarà; se vale la pena andare o non vale la pena; se è cool o no.

Si mormora che abbia sfortuna con il sesso forte, e quindi le sue storie sono generalmente brevi e tempestose.

“Tesoro come stai? Questa settimana non ci siamo sentite per niente!”

“Cioà guarda, non puoi capire. Cioà, sono uscita adesso dall’ufficio e sono stata per un’ora dentro a…cioà…un inferno di cristallo”.

“Ma novità col tizio?! Si dai! il tuo ragazzo.”

“Il mio boy??! No gniante. E’ il mio ex boy. Cioà. E’ tutto finito.

Gheim over.

Taim aut.”

“Noooo! Mi dispiace. E tu come stai?”

“Insomma. Lo sai com’è, no? Da piccoli ci raccontano tante belle storie. Ma alla fine mi sa che ’ssta vita è proprio solo ‘na grande fregatura.”

“Perchè non ci vediamo per un aperitivo così mi racconti?”

“Si occhei. Ci vediamo a Monti ai TreScalini? Dai che quella è proprio una bella locasciòn.”

“Ok. Se ti piace la locasciòn, allora ci vediamo lì alle 7″.

PS: e voi? che amici vi state meritando?!

4 commenti on "Le amiche."

Anonimo ha detto...

Mi meraviglia assai che nessuno abbia sentito non dico la necessità di commentare, ma almeno di prendere il post al balzo per sfogarsi, scrollarsi di dosso un'amicizia un po' difficile come quella descritta.

A me capita frequentemente, essendo percepito come "confessore", pur essendo di tutto meno che prete, di sorbirmi le pene d'amore della donzella di turno, e ormai, l'elemento che ravviso più frequentemente è una sorta di autolesionismo, di perseverare nell'errore.

Sicché, spesso mi domando "ma che le ascolto a fare?"
Perché poi si aspettano un consiglio, possibilmente risolutivo, ma non comprendono che la soluzione è già dentro di loro, a portata di mano.

Comunque, da quando ho appurato la mia tendenza a fare la "crocerossina", appena sento puzza di pene (d'amore, s'intende!...) cerco di defilarmi.

Non è cattiveria, ma salvaguardia delle mie energie, che già non è che siano tantissime.

E da quando ho adottato questo attegiamento, pare che mi sia meritato amiche migliori :-)

Monique

eppifemili on 22 settembre 2009 alle ore 17:48 ha detto...

@monique:
COndivido le tue parole al 100%.
Questo caso però è un po' diverso.
Io adoro S. con tutte le sue stranezze.
In fondo, chi non è strano scagli la prima pietra.

ps: il motivo per il quale nei vecchi post non ci sono commenti è dato dal fatto che questo blog si è appena trasferito da un'altra piattaforma ( http://eppifemili.wordpress.com ) e non è stato possibile importare gli sproloqui degli affezionati! sob!

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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