martedì 21 aprile 2009

Piccolo passo indietro: one day before the W.D.

Sproloquiato da eppifemili alle 14:00
La mia suocera nuova di zecca (persona adorabile quanto esuberante) mi regala un pomeriggio dall’estetista. Appuntamento: il giorno prima del Wedding Day. Voi direte: idea fantastica! SENZALTRO. Se non fosse per il fatto che sono entrata dentro al bunker estetico alle ore 13:30 esatte e ne sono uscita esanime alle ore 19 …19 !!! tutto, dopo essere stata rivoltata come un pedalino sporco… il trattamento è consistito in una serie di simpatiche azioni/reazioni sulla mia persona che mi hanno resa insensibile a qualsiasi sollecitazione fisica. Nell’ordine: massaggio completo su tutto il corpo, massaggio facciale, maschera, pedicure, manicure, parrucco e messa in piega. In pratica sarei dovuta uscire di lì tipo pretty woman quando va all’opera con Richard. Soltanto che io sono uscita con i capelli dritti e le budella aggrovigliate. La cosa è inziata con il fantastico massaggio corpo: “Prego, si sdrai sul lettino a facccia in giu”. E io con aria goduriosa mi accoccolo. Ad un certo punto con un carpiato doppio la simpatica donnona atterra sulla mia bassa spina dorsale causando un roboante CRACK ! Io impallidisco. “Vede, questo è un massaggio posturale…sente?! sente?! Come scioglie le tensioni?” Io sentivo solo di aver completamente perso la sensibilità alla spina dorsale e già mi vedevo, il giorno dopo, avanzare sulla scalinata del Campidoglio, con stampelle e tacco 12. Benissimo! Proseguiamo. “Si giri. Ora passiamo alla faccia e alla parte anteriore del corpo. Guardavo il soffitto e pensavo:quando finirà questa tortura…” Sporga leggermente con le spalle rilasciando il collo” . Doppio CRACK! Oddio! Ha cercato di terminarmi facendo roteare il mio collo di 280 gradi netti! “Ora dall’altro lato!”. E io: ” No! La prego no! Per pietà!”. “Si fidi, questo scioglie tutte le tensioni – prosegue con il massaggio – Certo che lei, signora, non si rilassa mai! – e ci credo, a quel punto ogni singola giuntura del mio corpo era completamente disarticolata. Avete presente i pupazzetti di legno di quando eravamo bambini (quindi più o meno risalenti al primo paleozoico), quelli con la molla sotto che si spingeva facendo collassare tutti i micropezzettini che li componevano? Beh! Io ero uno di quelli senza la molla. Ma ancora mi attendeva un ennesimo, fatidico step: la maschera facciale. ERRINGAZIOIDDIO non ha provocato nessuna allergia o gonfiore deformante (io già mi vedevo tipo la sorella gemella di mikey rourke in The restler). Tolta quella poltiglia appiccicosa dalla faccia di cui il 20% mi era finita negli occhi e il 35% nei capelli, il donnone (raggiante) mi fa: “Si specchi! Guardi che pelle! Che differenza rispetto a prima”…In pratica mi aveva appena detto che io prima ero un cesso ambulante e che adesso, grazie a lei, ero una strafiga. Gentile. Si, si. Molto gentile. Io comunque mi guardavo e riguardavo ma vedevo sempre la stessa me, solo un po più arrossata e tumefatta del solito. Senza dubbio più stressata. Dopo altre tre ore fra tintemmessinpiega , non sognavo altro che il miraggio del mio divano, il mio futuro marito, Eppi-dog e un po’ di calma piatta. Insomma, sarò pure uscita da lì bellissima, scioltissima e radiosa, ma ero pur sempre un miserabile in un fascetto di nervi !

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