
Questa mattina l'ho visto chiaramente.
Mio nonno, dopo aver preso un biglietto, è salito sul tram.
Ha arrotolato il piccolo pezzo di carta con un gesto senza tempo che era solito ripetere ogni giorno quando mi veniva a prendere all'asilo.
E poi alle elementari.
E poi alle medie.
Lo ha infilato sotto la fede.
Con calma.
Per non perderlo.
E si è seduto sul sedile vicino al finestrino.
Lui, nel suo completo blu scuro di altri tempi.
Col borsalino calato sulla fronte.
Il tram era completamente vuoto.
Non c'era neanche il conducente.
Viaggiava animato da una vita propria e spinto da un alito di vento.
Poco dopo è partito, lentamente.
In modo costante, ha accelerato.
Lievemente ed avvolto da un silenzio ovattato, l'ho visto allontanarsi all'orizzonte, per poi staccarsi dal suolo.
E' volato via.
In alto.
Verso il cielo.