Episode 2. Continuing from Missione Suicidio_Parte Prima
Esco dalla palestra comunale accasciata come un cucchiaio di puré nel piatto.
Parto speranzosa verso la tappa successiva.
Quarta cosa la mattina: missione cambio residenza.
Arrivo all'Ufficio Anagrafe Centrale di Roma - Primo Municipio.
E già dalla porta si capisce l'aria che tira.
Una fila interminabile di disperati come me, si è creata per accedere al banco informazioni, meglio conosciuto come "l'anticamera della disperazione".
Prima di accodarmi però, furba come una faina, penso bene di prendere il numerino.
A me non la si fa.
E infatti.
Il numerino non esce.
Insisto.
Niente.
Fallimento. Frustrazione.
Depressa come una martire e sempre col cilicio ben saldo in mano, mi accodo rassegnata per accedere al banco informazioni.
Peccato che alla fine della lunga coda di gente, facendo capolino, non riesco a scorgere nessuno.
Comprendo infatti che siamo lì, tutti in fila per il nulla.
Dopo il giornale, dopo il caffè, dopo la telefonata all'amica, finalmente si materializza lei.
La signora Erminia del banco informazioni.
Lei sull'anagrafe sa tutto.
Lei lì è il boss.
Lei se la comanda.
Come Marlon Brando nella saga de Il Padrino.
A pensarci bene gli assomiglia pure un po'.
La leggenda narra che la Signora Erminia del banco informazioni sia nata propio lì, fra i muri dell'Ufficio Anagrafe Centrale di Roma - Primo Municipio, e che da allora, non ne sia più uscita.
Pare che con suo marito abiti nel seminterrato e che abbia generato i suoi due figli (che ora fanno gli uscieri al pianterreno) nella stanza 25 del terzo piano.
Dopo un'ora approdo finalmente a lei.
"Scusi, dovrei fare il cambio di residenza e non escono più numeri dalla macchinetta".
"A signorì! Eccotelo er nummero!
Te lo do io.
So' io la macchinetta".
"Grazie Signora. La ringrazio molto.
Senta, Posso prenderne un altro per mio marito che sta arrivando?"
"Eeeh! Nooo! Questo è l'ultimo nummero pe' stamatina. Quanno la chiameno, je lo dica e vedrà che fanno er cambio pure a su' marito.
Ce l'ha la fotocopia del documento e er numero de targa della machina?".
"Si signora. Ce l'ho. La ringrazio molto".
"Se figuri.
Er prossimoooo!"
So che mancano 20 persone al mio turno.
Quello che non so ancora, è che per ogni persona l'Ufficio Anagrafe Centrale di Roma - Primo Municipio, impiega 30 minuti netti, secondo più secondo meno.
Nel frattempo, posseduta da un delirio di onnipotenza pre-senile, decido di rilanciare la scommessa e mi munisco di richiesta di carta di identità che da decenni ho in programma di fare.
Leggo le istruzioni scritte a mano su un foglio appeso accanto alla signora Erminia (le ha scritte lei).
Vado al primo piano.
Pago il bollo.
Riscendo.
Prendo il modulo.
Lo riempio.
Fotocopio il documento.
Impilo le scartoffie e...
Colta da dubbio atroce, torno dalla Signora Erminia e le chiedo:
"Senta scusi: dovevo per caso fare la denuncia di smarrimento della vecchia carta di identità per chiederne una nuova?"
"Eccerto! Pe' fforza!
Ma poi scusi, lei non sta a chiede' il cambio di residenza?", mi guarda come si guarda una povera scema.
"Si certo".
"E allora che la fa a fa' mo' la carta di identità?!
Poi je deve pure ricambià l'indirizzo", la sua brillante logica umilia la mia fragile mente confusa. Sono persa.
Rinuncio.
Rassegnata, torno sui miei passi iniziali.
Nel frattempo è arrivato Homo.
Ci sediamo in un angolo ad aspettare il turno per il cambio residenza.
Io sembro mia nonna.
Dopo tre ore di interminabile attesa chiamano il nostro numero.
Entriamo nella stanza e sbotto:
"Dobbiamo fare il cambio di residenza. Abbiamo un solo numero. La signora Erminia ci ha detto che potevamo fare entrambi il cambio. Sono tre ore che aspettiamo. Non è una giornata felice. La prego abbia pietà!"
"Si signorina. Va bene. Facciamo un'eccezione. Iniziamo da lei. Qual'è il suo vecchio indirizzo?"
"Via XXXX, 33"
"Perfetto. Controlliamo se ci sono già persone residenti".
"..."
"Come?! Beh! Si che ci sono.
C'è mia madre che ha lì la residenza da decenni; ma non ci abita più da molto tempo".
"Ce l'ha il modulo firmato da sua madre che la autorizza?", mi chiede senza manco alzare lo sguardo.
"No scusi. Mi faccia capire: io per abitare in casa mia con mio marito, ho bisogno di un permesso scritto di mia madre che non abita più lì da anni?"
"Esatto. Ce l'ha il modulo firmato?", taglia corto.
"No".
"E allora mi dispiace ma dovete tornare un altro giorno".
_..._
Colpita e affondata.
Un record.
Due volte nella stessa mattinata.
Il mio Ego nel frattempo è sceso nel seminterrato a prendersi un caffè con il marito della signora Erminia.
Vorrei
2 mesi fa
38 commenti on "Missione suicidio_Parte seconda (e ultima si spera)"
Madonnuzzasanta sembra un incubo invece ci credo che sia la pura realtà...minchia la firma di tua madre vogliono con l'autorizzazione...ma dove siamo? mah! senza parole sono
*
'giorno
cla
ah saluta il marito della signora erminia da parte mia, Se vengo a Roma t'accompagno, diccillo vengo con la mia amica sicula...
che dici può sembrare una minaccia velatissima? ahahahahah
e se firmava Eminia?? no, eh??
cavoli.
e io che mi lamento delle mie signorine degli uffici pubblici della mia piccola città provinciale:)
Un classico viene da dire: coda infinita e poi scopri di non avere un modulo, un'autorizzazione ecc. e soprattutto scopri di aver aspettato ore per niente! :( Mi vien da ridere se penso al fatto che per il cambio di residenza serva l'autorizzazione della mamma :D E invece non sapevo servisse la targa dell'auto, cioè se uno si trasferisse a vivere nel bagagliaio capirei, ma così...
La signora Erminia è meravigliosa "so' io la macchinetta"
Mi fai morire dalle risate ogni volta che passo di qui...
Posso adottarti come mio tiramisù personale???
Grazie per essere passata da me, tornerò a farti visita... nel frattempo potresti organizzare un salottino, giù nel seminterrato, con macchinetta del caffè a disposizione, marito della Sora Erminia compreso... sai com'è, ora fa tanto chic il salottino...!!!
saluti cari, polepole
Che ridere..e che disperazione nello stesso tempo..la prossima settimana devo occuparmi di tutta la parte burocratica della tesi in università..e mi viene male solo a pensarci,di dover entrare in quell ufficio e fare una coda di mille ore..per poi arrivare dalla segretaria che immancabilmente non sa nulla..!!
Daniela
Che bei momenti eh? ^_^
(grazie per essere passata da casa mia e per il gradito commento ;-) )
Un sorriso
Tatti
occhio a quando richiedi la carta di identità...fattela fare tradizionale di carta!! le carte di identità modello tesserina vengono rinnovate o modificate alla comecapitacapita allegando un foglio con le modfiche: tale foglio potrebbe causare seri problemi all'espatrio perchè non viene riconosciuto come valido dalle autorità degli altri paesi! solo in italia succedono ste cose...
Ahahahah non mi ero mai imbattuta nel cambio di residenza del primo municipio, perchè la mia residenza è ancora sperduta in quella città barocca del sud italia e prima o poi la cambiero' anche io..e mi toccherà la fila del primo municipio..pero' in compenso ho conosciuto molto bene lo sportello unico per l'edilizia al secondo piano dello stesso edificio, e alla mia domanda "senta ma mi dica, sto sottotetto a trastevere posso recuperarlo o no"? sono caduti dalle nuvole non sapendo neanche del recupero..e mi hanno mandata all'Eur a parlare, e dall'Eur mi hanno rimandata al primo municipio.
Olè!
Puzzettah (si, sempre io!)
@claudia:
ecco brava! Glielo dico che m'accompagni tu la prossima volta!! Tremate gente, tremate!! :)
@La strega:
se firmava Erminia poi mi toccava trasferirmi al seminterrato con lei e il marito.
No. Non mi pare il caso.
@themuffinwoman:
appunto. Non ti lamentare mai più. Pensa a me e a come mi sono ridotta.
@Taglia:
la targa dell'auto serve perchè poi, con la residenza cambiata, si aprirà tutto il nuovo capitolo che intitoleremo "Missione permesso per parcheggio in Zona a Traffico Limitato".
Chettipensavi?? Che era finita qui!??! Tzè!
@polepole:
salottino? al massimo ti organizzo una fila di gente e ciascuno può parlare con quello che precede e con quello che segue.
Ormai sono abituata così.
@DanielaB:
Tanta forza.
Ci vuole tanta forza.
Ti sono vicina col cuore e con lo spirito.
@Tatti:
ciao e benvenuta. Torna presto!
@piccolaromana:
terrò presente. Ma credo che quando ritenterò l'impresa saranno passati altri dodici anni; e sarà tutto cambiato allora.
Tranne la Signora Erminia, ovviamont!
@puzzettah:
ma allora siamo vicine di casa!! ahaha!
Comunque anche a te (come a DanielaB) dico: tanta forza.
ci vuole tanta forza.
Come come come????
A me per il cambio di residenza non hanno chiesto nessun documento! O__O
Sono andata nel nuovo comune e l'impiegato ha fatto tutto.
O__O
Ma siamo nella stessa Italia??
@nemuriko:
mi sa di no.
dimmi dove vivi che mi trasferisco subito.
ma dove sta il primo municipio? sul tevere?
e poi dai, che se sei fortunata in cinque sei sete otto nove e anche dieci visite riesci a far tutto. basta poco che ce vo?
Eppi va a finire che siamo realmente vicine di casa...!
@crautoviola:
si sta proprio vicinissimo al tevere.
Infatti stavo appunto meditando di buttarmici dentro la prossima volta.
@anonimo (che però mi sa che sei puzzettah):
magari ci siamo incontrate decine di volte....
ti do un indizio: segui il maggiolone azzurro...
ahahah!!
Ciao io mi chiamo Pantera e ho 10 anni. Sei molto simpatica! Ho letto il tuo post e l'ho trovato molto divertente. Mi piace anche come è fatto il tuo blog, allegro ma non scemo, divertente e simpatico. Sono molto carine anche le immagini! Sia che si muovino che no.
Ciao.
10 anni e sei su internet? Santa Brigida!!
Eppi: ti do' un indizio: vai a mangiare la pizza da Ivo, mi troverai mooooooolto vicina (non lavoro la, no!).
Puzzettah
@pantera:
se tu hai dieci anni, come direbbe il mio amico Master,
"io ho tre palle e poro nonno era un flipper".
:) benvenuta!
@puzzettah:
ivo??
Naaaaa! Io sono fan di Panattoni (detto anche l'obitorio)....
Comunque se mi dovessi incontrare, mi riconoscerai dal sandaletto rosa.
Occhio!
Eppi: l'obitorio ha alzato i prezzi in modo esagerato o sbaglio? Ok camminero' faccia a terra per cercare il sandaletto:P (ma anche a dicembre?)
@misièrottalunghia:
noto con piacere che i nomi dei blog delle persone che commentano i miei post, si vanno via via complicando, sintomo di uno squilibrio mentale che evidentemente io sembro attirare.
Me ne compiaccio grandemente.
Riguardo al sandalo, la mia filosofia è "all year long" !! :)
A parte la bellissima descrizione che hai fatto, mi è piaciuto molto " accasciata come un cucchiaio di puré nel piatto."
Mannagg... sei troppo forte!!! :lol:
@arthur:
grazieeeeeeeeeeee!!
Sarò pure troppo forte, ma sempre puré ero...
Miao Eppi io per lavoro sono di continuo in qualsiasi ufficio ti viene in mente, ed è così sempre, ogni cosa diventa un'epopea tragicomica.
Tu hai un modo simpaticissimo di raccontare.
Ri-miao
Tutto ciò è assoluamente incredibile! Sembra un film di Alberto Sordi...
vistodalei.splinder.com
Mi ricorda una cosa, frammento della mia infanzia:
http://www.youtube.com/watch?v=gSUrtIcuAhs
Ma su, non preoccuparti, non poteva andare peggio!!! :D
Ah, anche io abitavo in via XXXX, però al civico 57!! lol lol lol
Alla presentazione di una pratica presso un ente pubblico c'è sempre il fatidico momento della domanda "infame".Tu hai potuto anche prepararti per giorni sui 626 articoli del Testo Unico,mandato a memoria i decreti attuativi,letto a pappagallo ogni benedetta circolare del Ministero al proposito,ma ci sarà sempre l'impiegatuccio zelante (e anche un pò bastardo) che quando credi che tutto sia ormai risolto,ti piazza,con ghigno sadico,la domanda "infame": "Ha fatto la domanda per...?","Ha preparato il documento x?","Ha vidimato l'allegato y?".Da Erminia si torna sempre due volte. :)
Cavolo, proprio quando medito di trasferirmi dalla tue parti, mi scrivi un post come questo, a me che stamattina per fare un certificato in comune ci ho messo 20 minuti in tutto... Che faccio, mi trasferisco ma tengo la residenza al nord? :o
Cmq, nella mia brevissima esperienza dall'altra parte, ho capito il perché di certe richieste, me l'ha spiegato un impiegato di lunga esperienza: siccome l'obiettivo di molti impiegati pubblici è non lavorare in quel momento, la richiesta dell'ulteriore documento spesso serve solo a procrastinare il lavoro all'indomani. Vi assicuro: è scientificamente preordinato allo scopo di lavorare il meno possibile
non ci credo!!!
o meglio si, ma è assurdooo!
Anche a me è tornato alla mente il palazzo dei Burocrati (il link che ha postato Ranabottola): immagino che nervi, Eppi!
A 'sto punto ricorda anche il codice fiscale, la patente, la carta di circolazione e le targhe del veicolo intestato a tuo nome perchè a seguito del cambio di residenza dovrà essere tutto aggiornato.
Anche le liste elettorali lo saranno: il cambio lo fa il comune ma tu statt'accuorta che il tutto sia svolto nel modo giusto! :D
Unica (magra) consolazione è che aggratis.
@felinità:
grazie!
Miao anche a te!!
@vistodalei &kekkasino:
e invece è la pura realtà.
Magari vista con occhi svalvolati, ma è tutto vero.
@ranabottola:
ahahahaha!
Ecco! In pratica la stessa scena!!
:)
@AndreA:
appunto. secondo me il peggio può sempre arrivare...
@Jaenada:
della serie: "Erminia non deve morire"
@scientificamente:
nooooo!! Vieni dai! Trasferisciti....sennò poi S. come fa senza di te...!!??
@nuvola:
onestamente.
Non ce la posso fà.
Rinuncio.
ah...come ti capisco...siamo nel mondo dove il burocratese va così di moda che se ti capita di dover richiedere qualcosa in un ufficio pubblico hai già 3 o 4 penne appresso perchè sai che dovrai compilare chili e chili di scartoffie!!! :)
@la coniglia:
forse intendevi dire tonnellate e tonnellate !!
:)
dicono che non si dovrebbe ridere delle disgrazie altrui... ma ho le lacrime agli occhi... io dopo una mattinata così mi sarei barricata in casa O.o
bello il tuo blog..
@elle:
e infatti io mi sono barricata in casa.
A piangere.
e poi a scrivere il post. ah! ah!
Posta un commento