lunedì 26 settembre 2011

REWIND.

Sproloquiato da eppifemili alle 11:42

Tempo fa, durante l'ottavo mese di gravidanza, con un grave ritardo sulla tabella di marcia della "brava-mamma-che-pensa-a-tutto-e-si-prepara-per-bene", Eppi decise che, non avendo ancora colto appieno la differenza fra un parto naturale e un parto cesareo, era decisamente il caso di frequentare un corso pre parto.

Coadiuvante commento della ginecologa:" Beh! Molte mamme non ne hanno davvero bisogno. - PAUSA (nella quale Eppi già stava accingendosi a sparare il suo miglior sorriso di soddisfazione) -Ma nel suo caso io effettivamente lo farei" - umiliazione profonda di Eppi che, si chiuse in un silenzio catatonico.

Rassegnata, Eppi si iscrisse controvoglia al corso pre parto più vicino a casa,

più comodo di orario,

più breve nel numero di lezioni, di tutta la capitale e dintorni.

Forse anche di tutta Italia. Ma su questo non ci si può giurare.

Indi arrivò il fatidico giorno della prima lezione.

Nel più perfetto pomeriggio primaverile che una Roma in fiore potesse regalare.

Eppi, con la sua panza a cocomero arrivò all'ospedale, sede del corso.

Ovviamente in ritardo.

Il quale ritardo, aumentò vertiginosamente nel momento in cui Eppi scoprì che doveva ancora pagare il ticket e si ritrovò ultima allo sportello della cassa, dietro una fila interminabile di panze enormi.

Una intera popolazione di donne a forma di uovo.

Tutte insieme nello stesso momento e nello stesso luogo.

Roba da trip di acido.

Sembrava di essere in una dimensione parallela in cui tutto era rotondo e morbido.

In pratica Eppi era entrata, senza accorgersene, nel mondo dei Barbapà.

Dopo 45 minuti era ancora lì, con il suo numero 38 stretto in mano.

Homo nel frattemo, fuori, faceva delle telefonate di lavoro.

Finalmente arrivò il suo turno e, subito dopo aver pagato quarantaeuroediececentesimi, si diresse verso la sala.

Quasi un'ora dopo l'inizio della lezione.

Eppi e consorte varcarono la soglia.

Si guardarono intorno.

E poi impallidirono.

Homo era l'unico essere umano di sesso maschile nel raggio di 35 km quadrati.

Forse l'unico papà di tutta la città.

Non c'era neanche una foto sbiadita di un uomo lì dentro.

Se poi consideriamo il suo look tatuato da cantante dei Red Hot Chilli Peppers, diciamo che la sua presenza non si adattava proprio pienamente all'ambiente.

"Cosa ci facciamo con questo unico papà?", tuonò l'ostetrica che teneva il corso.

Tutte e 40 le donne a forma di uovo si girarono verso di lui.

Silenzio.

Imbarazzo.

Silenzio.

Morale della storia:

Homo venne elegantemente cacciato dalla sala.

In modo gentile, sicuro.

Ma era fuori. Espulso. Cassato. Ignorato.

Dichiarato inutile in quanto uomo.

Ma procediamo.

Dopo qualche minuto, la seconda parte della lezione cominciò.

Si era alla fase rilassamento.

Tutte avevano l'aria tranquilla e compiaciuta.

La voce dell'ostetrica ripeteva come un mantra delle frasi per favorire la respirazione.

Lentamente.

Sussurrando.

"Respirate profondamente attraverso il naso e sentite l'energia nelle vene - PAUSA - Immaginate un colore rilassante e sentite l'aria nei vostri polmoni - PAUSA LUNGA -".

Pure una scimmia epilettica si sarebbe addormentata.

Ma indovinate chi stava per soffocare e guardava incessantemente e con crescente ansia da psicopatica l'orologio?

Eh si!

Perché Eppi, durante tutta la gravidanza, ha simpaticamente sofferto di un rarissimo disturbo chiamato scialorrea che le impediva di respirare comodamente soprattutto se sdraiata.

In pratica non ha dormito per 9 mesi consecutivi.

E ha russato come una motosega per gli ultimi 4.

Per il gaudio e tripudio di Homo che le stava al fianco.

Ma questa è un'altra storia.

Ed è precisamente la storia in cui Eppi, andando a fare il primo monitoraggio al nono mese di gravidanza, incontrò il medico che le disse _ solo in due casi in tutta la mia carriera ho incontrato esempi di scialorrea - quando studiavo. E ora lei - peccato che il medico aveva 90 anni - Ecco. Fine della storia - per inciso.

Intanto la lezione proseguiva.

L'augusta testa di Eppi era sempre più compressa.

Cominciava ad ansimare, mentre le altre una ad una cadevano addormentate.

Eventualmente Eppi stava per morire.

La sua faccia era tra un tono scuro di lilla e un violetto niente male.

Tuttavia Eppi non è morì.

E' sopravvisse.

Anzi, tempo dopo dette vita ad una splendida bimba.

Ma di certo uscì da quella cavolo di prima e ultima lezione, molto più stressata di come ne era entrata.

E con ciò ha chiuso con i corsi pre parto.

Molto utili percarità.

Ma non per lei.

4 commenti on "REWIND."

FRANCESCA on 26 settembre 2011 alle ore 13:17 ha detto...

La mia prima figlia è nata mooooolto rpematura... quando mi hannot elefonato per il corso preparto aveva già due mesi!!!

Francesca Palmas on 29 settembre 2011 alle ore 16:50 ha detto...

ahahahahah ma dai!!!! comunque homo doveva starci...in tutti i film che si rispettino al corso preparto c'è sempre un uomo con le barbapapà!!!

Unknown on 5 ottobre 2011 alle ore 13:26 ha detto...

Ti leggo per la prima volta e..come non sproloquiare?!?!? Mi sembra di rivedere me stessa a quella cavolo di lezione!! (Però 2 anni e mezzo fa..e poi fu maschio!).
Laura@RicevereconStile

Alice on 5 ottobre 2011 alle ore 15:36 ha detto...

Avevo scoperto il tuo blog poco dopo che l'avevi chiuso, e mi ero scompisciata dal ridere leggendolo. Mi fa molto piacere vedere che sei tornata e tantissimi auguri per la nuova arrivata!

Alice

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