venerdì 12 febbraio 2010

LA LEGGEREZZA DELL'INATTESO.

Sproloquiato da eppifemili alle 12:41 17 commenti



Quando in una città come Roma nevica,

per quel breve istante in cui le strade sono bianche immacolate,

per quel fugace attimo di silenzio assoluto in cui tutto si ferma e rimane sospeso nel tempo,

per quel preziosissimo momento in cui la testa si riempie di fiocchi morbidi e lenti, e tutto il resto viene spostato, mandato via, sostituito da un vuoto pneumatico,

per quella scena vista dalla finestra che ti fa leggere il mondo come fosse un dono,

per quello sguardo stupito che si illumina di gioia per chissà quale fanciullesco motivo,

per questo e molto altro,

tutto diventa poesia.

giovedì 11 febbraio 2010

SULL'ORLO DEL BARATRO.

Sproloquiato da eppifemili alle 09:16 25 commenti



Avete presente quei periodi deliranti in cui non sai proprio a chi dare il resto?!

Quando il tempo sembra non bastare mai e gli impegni (soprattutto quelli inutili, molesti e perditempo) continuano ad accumularsi senza sosta?

Quando la Aldonsa (se non hai la più pallida idea di chi sia vai qui) ha deciso che non ha più tempo per te e la tua ormai numerosa famiglia, e tu non capisci più la differenza fra un tritarifiuti e l'anta dell'armadio in cui hai la biancheria?

Quando un cliente ti chiama e l'altro pure pretendendo che tu sia contemporaneamente in due posti situati agli antipodi della galassia conosciuta?

Quando per esempio ti viene il magone all'inizio della giornata perchè sai per certo che non farai in tempo a finire ciò che devi fare, e senti, disperatamente senti, che sei sull'orlo di un baratro che ti porterà nella più totale disogranizzazione, nel caos atomico, nel buco nero del delirio confusionale?

Beh! Signori miei.

Se mi cercate in questi giorni,

...IO SONO ESATTAMENTE LI'.

martedì 9 febbraio 2010

IL TERZO GRADO.

Sproloquiato da eppifemili alle 09:13 11 commenti



E' mattina.
Esco come al solito di fretta.
Bardata come un'eschimese con tanto di occhialoni da sole alla Jacky Kennedy Onassis, cappello da pescatore e sciarpa da tifoso romanista della curva sud.
In pratica di me spunta solo una piccola parte del naso.
Sono totalmente in incognito.
Mia madre, passandomi accanto, non mi degnerebbe di uno sguardo.

Mia madre.
Ma non lei.


Anche se per riconoscermi servirebbero i raggi X, Y e Z messi insieme, lei, manco ho messo un piede fuori dal portone, che da lontano mi avvista e mi punta.

Io faccio la vaga.
Grassetto
Guardo di là com'è bello il parabrezza di quella macchina.
Uh! Guarda liggiù lo specchietto di quel motorino!
Niente.
Vedo che si sbraccia.
E' troppo tardi per cambiare strada e troppo presto per nascondersi sotto un sanpietrino.

"Signurì! Signurì", ettepareva. M'ha beccata. E' la fine.

"Si, salve Signora Sofia. Buongiorno". La signora Sofia (come forse alcuni di voi assidui lettori ricorderanno - e se non ricordano possono andare qui e qui) ricopre il ruolo di governante di Gertrud (quella dell'ultimo piano).
Dunque, quando la padrona di casa è in viaggio, la puntualissima signora Sofia si reca (per massimo gaudio e tripudio di tutto il quartiere) a rifocillare l'ormai celebre gatta Minù ed il suo compagno.
Il problema, universalmente riconosciuto, è che la signora Sofia ha la passione smodata per il pettegolezzo becero e a causa di ciò non fa altro che sottoporre ad un assillante terzo grado tutti quelli che le passano ad un raggio di sei chilometriquadrati, muri e parafanghi compresi.
Al posto della testa ha un'antenna parabolica montanta su un ripetitore satellitare collegato direttamente all'Apollo 15 che le permette di individuare con precisione (anche al buio) i suoi prossimi obiettivi.

La signora Sofia chiede.
Investiga.
Insinua.


Io ho sempre sospettato che nella cantina di casa sua (illuminata esclusivamente da lampade al neon intermittenti), possegga un archivio informatico degno della Nasa nel quale, grazie all'utilizzo di hard disk da milioni di tera, archivia, ordina e rassetta tutte le informazioni che riesce a raccattare per il quartiere.
Ho l'atroce sospetto che sovente la signora Sofia faccia anche degli studi statistici incrociati applicati a tali informazioni, venendo a scoprire losche verità casalinghe ed inquietanti trame trasteverine.

Con me la signora Sofia ha sempre avuto poco successo poichè mi diletto in pratici esercizi di "infiocchettamento di cazzate" ed "apologia della vaghezza" degni di un artista astratto che dipinge quadri col mignolo del piede sinistro.

"Senda! Senda!", mi insegue.

"Si. Mi dica signora Sofia".

"Sto antà a da ta mancià a li catti". Si. Argomento decisamente interessante. Vedo che la signora Sofia sta adottando la tattica denominata "Adesso la Frego Io", consistente nel raggiro preso da lontano, con simpatici e stimolanti (sono certa che ne converrete anche voi) argomenti di conversazione.

"Bene signora. Saranno affamati". Ribatto lucida.
Sono pronta a controbattere l'assedio.
Infatti mi guarda di traverso e sento che sta per sferrare l'attacco decisivo:

"...Ma senda 'mpo'....quel pel ricazzo ghe veto sembre, è su' marido?"

"Si signora Sofia. Siamo sposati da meno di un anno. Sa...ora avrei un appuntamento...e sono un po' di fretta".

"...Ma...Lu' è te Roma?", continua con le informazioni che le servono per riempire lo Schedario Base Modello Unico A, che compila diligentemente per ogni nuovo arrivato nel quartiere.

Maschio, sposato, alto = Ok.

Capelli lunghi, tatuaggi, jeans coi buchi = non ok per niente - Bollato.
Per la serie: Guesdo lo dengo d'ogghio. Ammenunmefrecamica.


Mi tiene lì bloccata per altri dieci minuti buoni.
Poi soddisfatta e satolla di informazioni, mi congeda.
Vedo che dal lato della bocca le cola una gocciolina di sangue.
Il mio.

Andando via, verso la macchina, mi assilla uno strisciante sospetto accompagnato da un viscido senso di inadeguatezza:

secondo me a Homo nello Schedario Base Modello Unico A gli ha appioppato un 4 - - .

Che umiliazione.


lunedì 8 febbraio 2010

NUNCESECREDE.

Sproloquiato da eppifemili alle 16:22 12 commenti



Questa ve la devo proprio dire.

Da alcune serpeggianti voci,
pare cheeee....
si mormora cheee...
potrebbe darsi cheeeeee,

...DISCEEE CHEEEE....

Eppifemili, caparbiamente barcollante sul suo chicchissimo taccazzo rosa, è stata segnalata fra
I Blog più belli d'Italia.

Eccovi il link:
http://ovverosia.blogspot.com/2009/05/i-blog-piu-belli-ditalia-lista.html

VALLA A CAPI' LA GENTE.

ps: e comunque, nonostante il motivo vada decisamente oltre la mia capacità di comprensione, ne sono onorata e sentitamente commossa.
No. Non ho pagato mazzette a nessuno.

venerdì 5 febbraio 2010

CIRCA GLI INASPETTATI ATTIMI DI CONSAPEVOLEZZA.

Sproloquiato da eppifemili alle 14:27 13 commenti



E uscire a correre all'ora di pranzo lungo il Tevere.

E portare con sé il cane appena accolto, inebriato dalla nuova sensazione di libertà e dalle foglie che gli scorrono sotto il naso.

E guardare lontano verso la fine del fiume. Verso il mare.

E sentire improvvisamente la pioggia sottile sulle labbra.

E fermarsi al riparo sotto un ponte per guardare lo scorrere lento dell'acqua.

E sentirsi randagia, come il cane seduto ai miei piedi.

E respirare la storia di lui che mi guarda con occhi grati e fedeli.

E rivedersi bambina giocare con un fiore.

E sentirsi a casa. Anche se si è fuori nel mondo.

mercoledì 3 febbraio 2010

LA CONVIVENZA

Sproloquiato da eppifemili alle 08:49 13 commenti



Ora, va bene che noi della Eppifemili siamo ospitali.

Va benissimo che prima abbiamo preso un cane.

E va anche benissimo che poi ne abbiamo preso un altro togliendolo da una vita fatta solo di stenti.
....

Ma addirittura che quella fuggiasca della gatta Minù decida imperterrita di installarsi nel nostro terrazzino....
Ora qui, signori!
Mi pare che si stia un po' esagerando eh!?!?
Vanno presi serissimi provvedimenti.

Driiiiiiiiiiiin!

"Eppi! Kara! Scuzen ancora una folten!", fa la signora che abita all'ultimo piano e che possiede la dolcissima ma estremamente ribelle gatta Minù. La quale, ingnara della presenza del nuovo arrivato Rubacuori (peraltro anche lui come Eppidog assatanato contro i gatti di qualunque dimensione e colore, della serie manco avesse visto Nefistofele in persona), come d'abitudine plana sul nostro terrazzino e di lì, con evoluzioni rocambolesche che sfidano qualsiasi conosciuta legge di gravità, sull'ormai noto dagli assidui lettori, tetto del bagno.

"Si, signora Gertrud, mi dica"

"Catta Minù ezzere ti nuofen saltaten dentre tu terrazzen e ti lì, sopren tetten". Istintivamente seguendo un riflesso condizionato, mi guardo verso il decolleté per un istante, poi realizzo che trattasi d"tetten del pagnen".

"Si signora me ne ero vagamente accorta".

E per forza!
Nel frattempo, causa questa nuova presenza (ma 'sta gatta è un felino o un condor?!?!) in casa si è scatenato tutto lo scatenabile.

Eppidog con i due occhi a palla completamente fuori dalle orbite, la bava alla bocca e un vocione che manco un sanbernardo.

Rubacuori, al suo fianco, avvelenato d'odio, che le dà manforte roteando su sé stesso e facendosi per poco partire l'embolo dalla rabbia.

Eh no! Mo basta!

Arisalgo con foga sulla scala (mi pare un flash back di alcuni giorni fa, e settimane fa, e mesi fa).
Afferro Minù
per la collottola con decisione e senza troppe smancerie.
Attraverso il soggiorno con i due inviperiti che per poco non sbranano me e lei.
Apro la porta di casa.
Ne faccio uscire solo il braccio con la gatta attaccata.

Mollo la presa e dico:

"Eccola Signora Gertrud.
E' ancora intera.
Ma non le posso assicurare per quanto ci resterà, vista la situazione".

Aoh!
Detto fra noi:
Sta Catten Minù ha proprio rotto i coglioni!


lunedì 1 febbraio 2010

ATTENTI A QUEI DUE.

Sproloquiato da eppifemili alle 09:20 20 commenti



La convivenza fra l'essere più fifone della galassia (Eppidog, femmina di minuscole dimensioni) e l'attempata new entry (Rubacuori, maschio di medie dimensioni ma di lunga età anagrafica), è cominciata alla chetichella.

Lei lo guarda dall'alto dei suoi privilegi di prima arrivata, cocca di mamma e papà da sempre.
Lo odia.
E non capisce perchè mai io e Homo dobbiamo proprio tenerne un altro oltre lei.

Lei è principessa.
Lei è abituata ai piaceri della vita.
Lei è inappetente e per farla mangiare spesso e volentieri bisogna fare l'aeroplanino col bocconcino di pollo mentre si pregano tutti i santi shintoisti.
Lei è decisamente snob.

Lui, appena entrato in casa, è un vecchietto puzzolentissimo come tutti i cani che si sono sparati 8 - dico 8 - anni chiusi in un box di canile.

Robba che se non gli facevamo subito un bagno triplo con tanto di balsamo alla vaniglia, qui morivamo tutti asfissiati sul colpo!

Lui non solo è agé, ma cià un dente ogni quarto d'ora che a guardarlo in bocca cià talmente tanti buchi, che pare il Colosseo.
Oltre a ciò è arrivato con una fetosissima fiatella che se solo ti si avvicinava a distanza inferiore ai 40 cm di sicurezza, ti faceva meches, colpi di sole e messa in piega frisée in una botta sola (mi sento di tranquillizzarvi tutti anticipandovi che questo problema è stato prontamente risolto con una massiccia pulizia del sopramenzionato Colosseo).

Lui non è abituato alle coccole (non gliele ha certo mai fatte nessuno prima d'ora).

Lui non sa giocare. E quando gli lanci la palletta, mentre Eppidog ci si avventa sopra assatanata iniziando uno show degno di Wanda Osiris ai tempi d'oro, lui ti guarda scodinzolante e tutto eccitato, gli gironzola intorno, ma non ha assolutamente la più pallida idea di cosa fare.

Lui si avventa sul cibo polverizzandolo in un nanosecondo perchè probabilmente, se per tutta la vita non avesse fatto così, gli altri cani con cui conviveva, glielo avrebbero sottratto senza troppi convenevoli.

Insomma, avrete capito che trattasi di incontro fra antipodi prorpio qui, in casa Eppi.

All'inizio lei è timorosa.
Poi, col passar dei giorni diventa diffidente.
Lui la avvicina delicato.
La controlla da lontano, provando di rado ad avvicinarla.
Lei si allontana stizzita.
Non lo vuole proprio.

Tuttavia, a distanza di una settimana oggi, proprio oggi, è avvenuto il miracolo.

Eppidog gli è andata vicino.
Se lo è guardato con i suoi occhi a palla che più a palla non si può.
Gli ha scodinzolato civettuola.
Ed infine lo ha invitato al gioco.
Ovviamente lui non cià capito un cazzo, ma questo poco conta.

Signori miei ! Oggi si è verificato l'insospettabile !

Rubacuori è di diritto e con tanto di benestare della principessa, uffcialmente e a pieno titolo entrato a far parte di questa famiglia.

ED E', COME SEMPRE, TUTTAPPOSTO.
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