
Alcuni giorni fa cari miei, Eppi ha iniziato seriamente.
C'è poco da scherzare con lei.
La palestra comunale l' ha snobbata, cancellando il corso da lei prescelto con la motivazione "Lei è l'unica iscritta"?
L'altro straccio di palestra di quartiere è talmente lontana da casa sua, che la deve raggiungere con un Jet supersonico o col teletrasporto?
Il completino fuxia con applicazioni in finta pelliccia rosa confetto fa l'occhiolino dall'anta centrale dell'armadio?
E allora Eppi che fa?
Di fronte a cotali evidentissimi segni del destino, ovviamente scatta la provocazione e si attiva.
Eppi comincia a correre.
Lei va a fare Jogging.
Si cala nel personaggio.
Si barda tutta come Jane Fonda nei celebri video anni 80 sull'aerobica (anche se le punge effettivamente vaghezza di assomigliare di più a Jessica Fletcher di Cabbot Cove).
Eppi corre felice, agile e snella sul lungofiume, immaginando di essere dentro a un film americano.
Pure i topi si fermano estasiati di fronte a una tale visione di grazia, motivazione e caparbietà.
Eppi va.
Sprezzante del pericolo, e infischiandosene dei capelli appena piastrati, lei va.
E' bella.
Eppi corre.
E poi corre.
E corre ancora.
Eppi gliela fa.
Il fiato magicamente tiene.
I muscoli sembrano risvegliarsi da un torpore di settimane e gioiscono fieri di fronte alla ginnica novità.
Il sudore scorre a ettolitri sulla fron...
Oooops! Pardon!!
La delicata fronte si imperla di iridescenti goccioline acquee.
Eppi è divina nella sua mise total pink, i cui bagliori sono facilmente visibili anche per un passante con 8 decimi di miopia che cammina sul ponte.
Eppi ci prende gusto.
Prosegue.
Il giorno dopo.
E quello dopo ancora
A Eppi sembra di ricordare vagamente le voci di Homo e Master che le dicono di non esagerare.
E' come un bisbiglio leggero.
Che viene però spazzato via dal vento nei capelli che ondeggiano al ritmo dei suoi passi agili.
No.
Lei vola con il suo Ipod.
Lei si sente Rocky quando sale le scale di Filadelfia durante gli allenamenti.
Immagina già il suo sedere sfidare e vincere ogni conosciuta legge di gravità.
Eppi, colta da delirio di onnipotenza ginnica, aumenta.
Spinge il suo fisico al massimo.
Come una macchina che deve essere carburata.
Eppi non considera che non è una Ferrari.
E manco una Mercedes.
Ma che, tutto sommato, forse assomiglia di più a un' Apetta.
Fine della storia:
Eppi, dopo una settimana di semi immobilità, domani si spara una bella lastra alle ginocchia che poi sfocerà in una simpatica risonanza magnetica.
Causa: versamento di liquido sinoidale al ginocchio.
Ed è, come sempre, tuttapposto.
P.S.: chiunque volesse farsi un'idea delle simpatiche premesse può leggere questo e anche questo.